giovedì 24 novembre 2016

Non una di meno! Basta violenza!

 L'iniziativa nazionale del 25 novembre 2016:
NON UNA DI MENO
Le matrioske sono state scelte per dare l'idea
di infinito, delle tante donne unite nel mondo l'una insieme all'altra
che formano una forza infinita.

 Murales in ricordo delle vittime di femminicidio - Roma

 Le sorelle Mirabal
assassinate il 25 novembre 1960.
Nel loro ricordo e nel ricordo di tutte le donne uccise
l'ONU ha scelto questa data, per la
Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne

Scarpe rosse, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, 
grazie all'artista Elina Chauvet, che le utilizzò per la prima volta
in un'installazione artistica pubblica, per ricordare le 
centinaia di donne uccise nella città di Juarez in Messico

Basta violenza!


"Ho giurato di non stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui
degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni.
Dobbiamo sempre schierarci.
La neutralità favorisce l'oppressore, mai la vittima.
Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato"
(Èlie Wiesel - Premio Nobel per la pace nel mondo)


Lo sapevano tutti che qualcosa di terribile sarebbe successo
Ogni volta che lui tornava a casa
Le cose che usava
La prima volta afferrò la prima cosa che trovò
Afferrò una pentola, la sfasciò in testa
Le pestò di brutto l'occhio destro
La volta dopo ci pensò un po'
E si fermò un istante
Si sfilò la cintura
Le lasciò piaghe dentro le cosce
La terza volta sentì il bisogno di essere più coinvolto nel farle male
Così la colpì con i pugni, le ruppe il naso
Sentirono le sue grida, la sentirono supplicare
Non intervennero, non l'avrebbero mai fatto
Lei era sua. Legge non scritta.
Non domandate che cosa aveva fatto lei
Era solo la sua faccia che gli dava sui nervi
Solo quella sua faccia bisognosa che chiedeva di più
L'ultima volta lui, che ne aveva abbastanza di lei
Pianificò tutto quanto
Si procurò l'acido in anticipo
Lo versò in un vasetto
Lei disse che aveva bisogno di soldi per comprare da mangiare
dalla sua faccia si vedeva che era così
Così. Così. Così.
La sua faccia è scomparsa
Completamente cancellata
Solo occhi è tutto ciò che vedete
E' tutto
Solo occhi ricoperti di carne appiccicosa
Vi dico questo perché lei è là dentro questo macello
Dentro questa maschera mostruosa
Dentro la morte della sua stima di sé
Dentro il desiderio di lui di annientarla
Lei è là, lo giuro
L'ho sentita ansimare
L'ho sentita sospirare
L'ho sentita balbettare qualcosa
Con quella cosa che era stata la sua bocca
Io l'ho sentita, lo giuro
Lei vive là dentro"
(Eve Ensler)


martedì 19 luglio 2016

Speriamo che cambi il vento


(19 luglio 1992 - 19 luglio 2016)

"E' normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti". 

"Temo la fine perché la vedo come una cosa misteriosa, non so quello che succederà nell'aldilà. Ma l'importante è che sia il coraggio a prendere il sopravvento...Se non fosse per il dolore di lasciare la mia famiglia, potrei anche morire sereno".

"Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola".

"Speriamo che cambi il vento, che venga il libeccio, e che si porti via quest'afa".  


Per non dimenticare: 
ricorre il 24° anniversario della strage di Via d'Amelio a Palermo in cui il magistrato Paolo Borsellino perse la vita insieme agli agenti della scorta (Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina).


mercoledì 13 luglio 2016

Viva la vida!

(6 luglio 1907 - 13 luglio 1954)

Frida Kahlo:
ho sempre ammirato questa donna e artista, sia per la sua pittura che per il suo modo di vivere fuori dagli schemi; anticonformista, di una bellezza particolare (le sopracciglia folte e quasi unite che caratterizzavano il suo viso e che io non avrò mai il coraggio di portare così), non era schiava di mode e stereotipi ma piuttosto molto originale e unica (indossava quasi sempre vestiti tipici della tradizione messicana); appassionata della vita e della natura, nonostante il destino non sia stato con lei troppo clemente. 

 (costretta a letto, dipinge il busto, aiutandosi con uno specchio)

All'età di 18 anni, un incidente terribile cambiò completamente la sua vita. Dalle ferite fisiche e psicologiche subite, trasse spunto per esprimere in modo veritiero e dettagliato, la sua arte, i suoi sentimenti, le sue passioni, la sua rabbia.

(modificò un ex-voto che le ricordava il suo incidente)

("La colonna spezzata" 1944)

("La mia balia ed io" 1937)

("Autoritratto al confine tra Messico e Stati Uniti" 1932)

Molto attaccata alla sua terra, spesso nei suoi quadri mescolava il suo mondo interiore con il folklore e la tradizione messicana, usando colori molto forti e decisi, insieme a simboli tradizionali. 
E' stata moglie del pittore Diego Rivera, con il quale condivise sia la vita artistica che politica.

("Pensando alla morte" 1943)

("Autoritratto con collana di spine" 1940)

("L'abbraccio amorevole dell'universo" 1949)






("Le due Frida" 1939)

("Viva la vida!" 1954)

Circa un anno fa, ho visto una mostra al Palazzo Ducale di Genova, che mi ha entusiasmato molto. L'energia sprigionata dai suoi dipinti è molto forte. Il coraggio con cui riesce ad affrontare il dolore e ad esprimerlo con la pittura è toccante, come pure riesce a rappresentare chiaramente la gioia e la felicità.

Quando ero in Spagna, ho visto anche il film "Frida" del 2002, interpretato benissimo dall'attrice Salma Hayek, che per questa interpretazione ha ricevuto la nomination agli Oscar come miglior attrice.

Recentemente, è uscita una raccolta per bambini/e, dove si raccontano, anziché favole di principesse, storie vere di donne che hanno lasciato un segno nel mondo, la cui prima storia è dedicata proprio a Frida Kahlo (un modo diverso per far conoscere ai più piccoli, ma non solo, la vità di persone importanti che hanno combattuto per ciò in cui credevano).



Vorrei avere solo la minima parte della sua grinta e riuscire ad accettarmi come lei accettava se stessa. Mi piacerebbe molto poter visitare La Casa Azul a Città del Messico, dove nacque Frida e che ora è diventata un museo che contiene opere e ricordi dell'artista.

Oltre a dipingere, Frida scriveva anche. Qui sotto una delle sue più belle poesie:

Ti meriti un amore
Ti meriti un amore che ti voglia spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire.
Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te.
Ti meriti un amore che voglia ballare con te,
che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi,
che non si annoi mai di leggere le tue espressioni.
Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti,
che ti appoggi quando fai la ridicola,
che rispetti il tuo essere libera,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.
Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie
che ti porti il sogno, il caffè e la poesia.

Viva la Vida! ... è un bel motto da tener presente, comprende tutto: l'amore, la morte, il dolore, la felicità...la vita appunto.

giovedì 16 giugno 2016

Plumcake salato alle verdure



Per una cena informale a buffet, per un pic nic o per una festa, oltre alle torte salate, un'alternativa può essere un plumcake salato. L'altro giorno ne ho fatto uno alle verdure per la prima volta e l'esperimento è riuscito. E' rimasto molto morbido all'interno e saporito. Ecco la ricetta:

PLUMCAKE SALATO ALLE VERDURE

Ingredienti
300 gr farina 00
3 uova intere
100 ml di latte
100 ml olio di semi
1 bustina di lievito istantaneo (per torte salate)
2 zucchine
1carota
1 melanzana
1 spicchio di aglio
olio evo q.b.
sale e pepe q.b.

Procedimento

Lavate e tagliate le verdure a cubetti abbastanza piccoli, poi saltatele in una padella con poco olio e 1 spicchio di aglio (che poi verrà tolto), sale e pepe; una volta saltate le verdure, mettetele da parte. 
Per l’impasto: in una ciotola capiente mettere le uova, l'olio di semi, il latte e mescolate con una frusta a mano; aggiungete poco alla volta la farina e poi il lievito, aggiustate di sale e pepe e mescolate bene fino a formare un impasto omogeneo. Unite poi le verdure e mescolate bene ma delicatamente. Versare l’impasto in uno stampo per plumcake ed infornate nel forno preriscaldato a 180° per 30/40 minuti. Una volta sfornato, prima di sformarlo, lasciare raffreddare un po’. 

Buon appetito!

giovedì 2 giugno 2016

La pazza gioia


"La pazza gioia" è l'ultimo film del regista Paolo Virzì, con protagoniste le due attrici Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti. Ho visto il film da circa 2 settimane e devo dire che mi è piaciuto tantissimo. E' un film che arriva subito al cuore, si ride e si piange allo stesso tempo, ci si emoziona e ci si commuove; il film ci fa riflettere su cosa sia alla fine la normalità, essendo messi di fronte a temi profondi, trattati dal regista con una delicatezza eccellente.
"La pazza gioia" è la storia di un'amicizia fra due donne che si conoscono in una comunità terapeutica di recupero. Due donne molto diverse fra loro, unite dal fatto che entrambe si sentono incomprese e fragili per motivi diversi, hanno ferite molto profonde nella loro anima, ma grazie ai sentimenti sinceri e agli affetti riusciranno a salvarsi da questo mondo apparentemente normale che non le ha mai capite.


Nel film c'è una ricerca costante di una certa felicità, di una pazza gioia che ti faccia stare bene e vivere serenamente, nel mondo degli apparentemente sani. I temi trattati sono tutt'altro che leggeri, ma una certa ironia e il rispetto per il dolore provato da entrambe le donne, rendono il tutto molto piacevole da guardare, senza togliere che il nodo in gola e le lacrime vanno di pari passo con le risate.


Beatrice e Donatella sono due donne che non possiamo non amare, sono sincere e vere, pur con tutti i loro problemi di disagio e inadeguatezza. Beatrice vive nel suo mondo apparentemente frivolo fatto di conoscenze assurde, dove la bellezza, il glamour e certi standard di vita devono far parte assolutamente della sua vita; Donatella ha un dolore profondo e incolmabile dentro di sé, dolore che però la spinge a trovare la forza per realizzare il suo sogno (grazie anche all'aiuto di Beatrice).
Nei loro caratteri c'è una tristezza e una malinconia che le rende uniche; il sentimento dell'amicizia e della comprensione reciproca, sono l'ancora di salvezza e la spinta per non perdersi d'animo di fronte alle difficoltà. Insieme le due donne ritrovano la forza per andare avanti.


Come farebbero l'una senza l'altra?
Due matte a giro per il mondo che si aiutano fra loro...ma forse il mondo dei matti è proprio quello che si dice "mondo normale"...siamo tutti un po' pazzi...


Un film da vedere!!!

sabato 30 aprile 2016

Buon Compleanno Internet!


Il 30 aprile del 1986 l’Italia per la prima volta si è connessa ad Internet: il segnale, partito dal Centro universitario per il calcolo elettronico (CNUCE) di Pisa, è arrivato alla stazione di Roaring Creek, in Pennsylvania. Quella prima connessione era la fine del progetto di un gruppo di pionieri; ed è stato l’inizio di una storia nuova.

Da lì in poi, è cambiato il modo di lavorare, di comunicare, di ricercare...cose che oggi si danno per scontato, semplicemente con un click, prima non c'erano. Oggi con un click si accede praticamente quasi a tutto, in un attimo riusciamo a sapere notizie su un determinato personaggio, su un luogo, riusciamo a cercare il significato di una parola o a tradurla in un'altra lingua con pochissimi passaggi, basta essere collegati ad internet tramite un computer o un telefono e il gioco è fatto.

Sono proprio cambiati i tempi in cui si tiravano giu dagli scaffali i grandi volumi dell'enciclopedia di casa per fare una ricerca per la scuola, o per cercare il significato di una parola sul dizionario. Si è perso un po' il fascino di sfogliare i libri per ricercare le cose...tanto basta guardare su internet, dove lì si trova tutto, addirittura c'è la grande enciclopedia online più utilizzata al mondo (Wikipedia), ci sono i dizionari di tutti i tipi online, ci sono i traduttori, e tutto ciò che ci può venire in mente, su internet di sicuro si trova.
Devo ammettere che internet è proprio una grande invenzione...io ora non ne potrei fare a meno nella vita quotidiana, è troppo comodo e permette di fare tante cose, utili e dilettevoli. Ovviamente come tutte le cose va usato con criterio.


Come ha detto una grande donna e scienziata in risposta ad una domanda fatta in un'intervista del 2008: 
"Qual è stata la più grande invenzione del '900? " 
"E me lo chiede? Internet!" 
(Rita Levi Montalcini)  

E allora, Buon Compleanno Internet!




venerdì 22 aprile 2016

Giornata della Terra

La Giornata della Terra fu celebrata per la prima volta il 22 aprile 1970.
L'evento nacque in seguito all'appello del senatore americano Gaylord Nelson che invitò l'opinione pubblica a d attivarsi e scendere in piazza in difesa della terra, per protestare contro il disastro ambientale provocato dalla fuoriuscita di un pozzo di petrolio al largo di Santa Barbara, nel 1969.
In questa 46° edizione della Giornata della Terra, lo slogan è "Alberi per la Terra": da qui fino al 2020 (anno in cui ricorre la 50° edizione e in cui dovrebbe entrare in vigore l'accordo preso a Parigi nel dicembre 2015 durante la Conferenza sul clima), dovrebbero essere piantati tanti alberi quanti sono gli abitanti della terra...un impegno notevole.
"La terra vi concede generosamente i suoi frutti, e non saranno scarsi se solo saprete riempirvi le mani.
E scambiandovi i doni della terra scoprirete l’abbondanza e sarete saziati. Ma se lo scambio non avverrà in amore e in generosa giustizia, renderà gli uni avidi e gli altri affamati.
Quando voi, lavoratori del mare dei campi e delle vigne, incontrate sulle piazze del mercato i tessitori e i vasai e gli speziali, invocate lo spirito supremo della terra affinché scenda in mezzo a voi a santificare le bilance e il calcolo, affinché il valore corrisponda a valore.
E non tollerate che tratti con voi chi ha la mano sterile, perché vi renderà chiacchiere in cambio della vostra fatica. A tali uomini direte: «Seguiteci nei campi o andate con i nostri fratelli a gettare le reti nel mare. La terra e il mare saranno con voi generosi quanto con noi».
E se là verranno i cantori, i danzatori e i suonatori di flauto, comprate pure i loro doni.
Anch’essi sono raccoglitori di incenso e di frutti, e ciò che vi offrono, benché sia fatto della sostanza dei sogni, distillano ornamento e cibo all’anima vostra.
E prima di lasciare la piazza del mercato, badate che nessuno vada via a mani vuote.
Poiché lo spirito supremo della terra non dormirà in pace nel vento sino a quando il bisogno dell’ultimo di voi non sarà appagato".
(poesia sulla Madre Terra di Gibran Khalil Gibran, tratta dal "Profeta") 
"La terra è veramente piccola, noi non siamo al centro dell'universo; siamo solo un granello di polvere solitario, ma è la nostra casa e dobbiamo prendercene cura"
(William A. Anders)

Ognuno può fare qualcosa nel suo piccolo, tanti gesti piccoli fanno cose grandi.
FILASTROCCA DEL PICCOLO GESTO IMPORTANTE
Un piccolo gesto è una pietra preziosa
Cela un segreto che è molto potente

Qualcosa accade, se tu fai qualcosa
E niente accade, se tu non fai niente
Basta un secchiello a vuotare il mare?
Basta una scopa a pulir la città?
Forse non basta, ma devi provare
Se provi, forse, qualcosa accadrà
È un gesto inutile, ma non importa
Piccoli gesti hanno forza infinita
Se ognuno spazza davanti alla porta
La città intera sarà pulita.
(Bruno Tognolini)

domenica 10 aprile 2016

Le camelie del chiostro. Abbracciamo Nicosia

 

Oggi 10 aprile, in una località poco lontano da Pisa, a Nicosia (Calci), c'è stato un evento chiamato "Le camelie del chiostro" giunto quest'anno alla 10° edizione.


Le camelie, fiori bellissimi e colorati, sono il simbolo del convento di Nicosia, purtroppo abbandonato ormai da anni da quando gli ultimi frati che lo abitavano, se ne sono andati negli anni '70.


L'associazione "Nicosia nostra" (nata nel 2004), con il tempo ha cercato di ridare vita a questo luogo magico immerso nella natura, puntando sulla tutela e sulla valorizzazione del convento e di tutto il complesso, grazie ad opere di bonifica, manifestazioni culturali, divulgative e ludiche. 


Per far ritornare il convento nuovamente il protagonista del territorio di Nicosia, c'è ancora molto da fare, perché di fatto la struttura sta crollando, tanto da non poter essere visitata in alcune zone, come il chiostro ad esempio; è per questo che quest'anno l'associazione ha deciso di lanciare un messaggio importante per richiamare l'attenzione: abbracciare il convento lungo tutto il suo perimetro, come segno di interesse e di sensibilizzazione, grazie a circa 1000 persone che in un abbraccio collettivo di circa 1 chilometro hanno voluto dimostrare l'interesse per le bellezze del territorio.


In tutta la zona intorno al convento, si sono potute ammirare installazioni di camelie colorate, fatte con la carta, che si mescolavano al verde naturale del prato.



Infinite varietà di camelie dentro piccole bottiglie, erano in mostra nella chiesetta del convento, aperta per l'occasione.


Il chiostro l'abbiamo potuto vedere solo da un angolo, perché zona pericolante da poter essere visitata...


Le camelie di carta oltre ad essere nei prati, erano anche appese nel vuoto, nel porticato del chiostro.


Mi è piaciuta molto l'idea di questo grande abbraccio fatto da tante persone, per dimostrare l'importanza della solidarietà e appoggiare, anche solo per un giorno, chi si sta occupando di tenere viva la storia di questo posto.


"Certi  luoghi sono così: possono essere rasi al suolo da guerre, persecuzioni e indifferenza, ma restano sacri. Chi vi passa, allora, sente che manca qualcosa e lo ricostruisce". (Paulo Coelho)

venerdì 25 marzo 2016

Mina & Aretha


Oggi 25 marzo, è il compleanno di due grandi cantanti donne, che hanno fatto la storia della musica, sia italiana che internazionale.
Una è Mina, detta anche la "Tigre di Cremona", nota per la sua voce particolare, con un timbro molto personale di grande estensione; potrebbe anche cantare l'elenco telefonico o la lista della spesa e sicuramente sarebbe un successo.
L'altra è Aretha Franklin, una delle icone della musica black, fra cui il gospel, il soul, il rhythm and blues e il jazz.
Due artiste alle quali faccio tanti auguri di buon compleanno, per tanti anni ancora, perché le loro voci inconfondibili continuino ad echeggiare nell'aria, nelle radio, in macchina...


 (Mina)


(Aretha Franklin)