mercoledì 31 dicembre 2014

Un augurio



Vorrei fare un augurio.
Siamo alla fine del mese di dicembre e alla fine di un anno...lasciamo stare il bilancio di ciò che è stato o i buoni propositi per l'anno nuovo.
Non chiedo che l'anno nuovo sia migliore di quello passato...c'è sempre qualcosa di buono da tenere e ricordare, nonostante la tristezza di certi momenti...la perdita di persone care...io vorrei solo che l'anno nuovo fosse più sereno!...
So anche che l'anno nuovo ci riserverà dure prove da superare.
Quindi vorrei che ad ognuno di noi non mancassero gli affetti importanti come la famiglia e l'amicizia. Cercare di affrontare le cose con un sorriso.
Un pensiero a chi non c'è più e a chi sta affrontanto momenti duri... 

Buona Fine 2014 e Buon inizio 2015!
Auguri a tutti con tanto affetto!

martedì 16 dicembre 2014

Biscotti di natale


Un modo per augurare buon natale con dei doni culinari, è quello di fare dei biscotti fatti in casa e poi regalarli.


La ricetta di questi biscotti di pasta frolla è molto semplice, ma con una variante, anziché il burro, ho usato l'olio extra vergine di oliva.
Ecco la ricetta.

Biscotti di pasta frolla all'olio
 
Ingredienti:
350 gr di farina
125 gr di zucchero
2 uova
scorza di un limone grattugiata
1/2 bustina di lievito
80 gr di olio extra vergine di oliva

Procedimento:
Mescolare in una ciotola la farina, lo zucchero, la scorza del limone, il lievito; aggiungere le 2 uova ed iniziare a mescolare con una forchetta; poi aggiungere l'olio e continuare a mescolare. A questo punto abbandonare la forchetta ed iniziare a lavorare l'impasto con le mani, amalgamando bene tutti gli ingredienti. Se l'impasto risultasse troppo morbido, aggiungere la farina ad occhio. Una volta che l'impasto è ben amalgamato, formare una palla e avvolgerla nella pellicola trasparente; mettere l'impasto in frigo per almeno 1/2 ora.
Una volta tolto l'impasto dal frigo, cominciare a stendere la frolla con il mattarello, con uno spessore di almeno 1 cm. Fare delle formine con gli stampini e infornare sulla teglia con la carta forno, per 15 minuti circa, a 180°.

Una volta che i biscotti sono sfornati, farli raffreddare.
A questo punto i biscotti si possono mettere in barattoli di vetro e confezionarli con avanzi di stoffe che abbiamo in casa:


Oppure si possono confezionare dentro sacchettini di plastica per alimenti, chiudendo con nastrini colorati:


Un pensierino fatto a mano, è un piacere per chi lo riceve, ma soprattutto per chi lo regala.

martedì 18 novembre 2014

Calendario dell'Avvento e lanterne di natale


Quest'anno, ho deciso di creare il Calendario dell'Avvento riciclando il più possibile.Ho utilizzato i rotoli della carta igienica, li ho rivestiti con della carta regalo natalizia riciclata; un'estremità l'ho chiusa piegando i lembi verso l'interno in modo da creare il contenitore dove mettere cioccolatini, biscotti e bigliettini, mentre nella parte lasciata aperta ho fatto un foro dove ho inserito un laccio di colore rosso, li ho attaccati ad una gruccia di metallo e per finire, ho messo un fiocchetto sotto al gancio.



Anche quest'anno, come l'anno scorso, insieme ad un bel gruppo di persone, cercheremo di creare piccole cose fatte a mano, con l'aiuto dei bimbi e ognuno come può, con l'intento di creare dei piccoli oggetti (cercando il più possibile di utilizzare materiale di riciclo) per poi venderli, con lo scopo di devolvere il ricavato in beneficenza.
E' un modo per passare un po' di tempo insieme, far divertire i bimbi, sapendo che anche se gli oggetti non sono di design, sono sicuramente fatti con il cuore e per una buona causa.


Quest'anno mi sono dedicata alle lanterne natalizie, e ai portacandele.
Ho utilizzato i barattolini di vetro degli omogeneizzati e degli yogurt, con del filo metallico ho creato il manico aggiungendo delle perline, poi ho messo nastrini, stickers natalizi, stoffe varie, e infine ho aggiunto la candelina.




Buone creazioni a tutti!

mercoledì 5 novembre 2014

Monica...e non aggiungo altro

 
 
 
 "Le donne mi hanno sempre sorpresa: sono forti,
hanno la speranza nel cuore e nell'avvenire"






"I colori, i suoni, gli sguardi raccontano il nostro tragitto.
 Un colore mi può incantare,
 uno sguardo mi può far innamorare,
un sorriso mi fa sperare"




La mia massima ammirazione per questa grandissima attrice!

martedì 9 settembre 2014

Scacciapensieri o Acchiappasogni


Scacciapensieri


Acchiappasogni

 
Scacciapensieri o Acchiappasogni, cambia poco, quando dopo un pomeriggio passato insieme a creare, il risultato sono degli splendidi oggetti, che solo a vederli mettono di buon umore.
 
Partendo da dei legni trovati sulla spiaggia, aggiungendo tutto ciò che la fantasia suggerisce, i pensieri brutti si allontanano come per magia, i sogni cominciano ad avere una sua forma.
 
Ognuno ha i suoi pensieri da scacciare, ognuno ha i propri sogni da realizzare, la semplicità può aiutare!
 
Buoni sogni a tutti!

 
 


martedì 5 agosto 2014

Pensieri al vento...in ordine molto sparso


SOTTOTITOLO: Non Per Forza Ci Deve Essere Sempre Un Significato


Le cose non sono come sembrano.
Perdere la faccia per un caffè, sprofondare, provare disagio ma alla fine provare soddisfazione per lo scopo raggiunto.
Ma chi l’ha detto che deve essere così?!?
In fin dei conti qui non mi conosce nessuno.
Sensazione di smarrimento in uno spazio aperto.
Sentirsi osservata ma non dover dare spiegazioni a nessuno.
Pregiudizi che crollano con poco.
Osservare il mondo intorno a me con occhi diversi.
Questa voce che fa come le pare.
Essere presa per “strana” in un primo momento e dopo poco sentirsi compresa.
A piedi nudi per la strada.
Identità nascoste.
Corpi e voci.
Vincere la vergogna.
Sentirsi bene, senza un motivo ben preciso.

...cosa vi passa per la testa? Raccontate.



giovedì 12 giugno 2014

Cartellino rosso!


Che coincidenza, oggi 12 giugno 2014 iniziano i Mondiali di Calcio, ma è anche la Giornata Mondiale contro il Lavoro Minorile.
Questa ricorrenza è stata indetta nel 2002 dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), con lo scopo di aumentare la consapevolezza e l'attivismo per prevenire il lavoro minorile in ogni sua forma.
Il Brasile è uno dei paesi dove il lavoro minorile raggiunge numeri altissimi, insieme purtroppo a tanti altri.
 
L'ILO in collaborazione con la FIFA ha lanciato la campagna di sensibilizzazione "Un cartellino rosso contro il lavoro minorile", per richiamare l'attenzione del pubblico sul tema dello sfruttamento dei bambini, durante un evento fra i più seguiti, come può essere un mondiale di calcio.   


Dietro ai mondiali girano molti soldi, fin troppi...pensiamo che c'è l'altra faccia del mondiale, quella dove molti bambini, per non averne di soldi, vengono sfruttati nelle maniere peggiori, in posti dove rischiano la salute e la vita, e, nella peggiore delle ipotesi, sfruttati sessualmente e coinvolti nel giro di droga e armi.

Il GOAL più bello, non sarebbe tanto quello di vincere i mondiali, ma quello di eliminare questo sfruttamento.

martedì 27 maggio 2014

Il treno e la torta al limone


Il titolo del post, potrebbe sembrare un ossimoro...la cosa è voluta.

Il treno è noto, non ha un buon odore...
Oggi pomeriggio mi sono trovata nella necessità di prendere il treno per tornare a casa dal lavoro. Il viaggio di per se dura molto poco, 15 minuti, ma sufficienti perché ti entri nel naso quell'odore di treno che è un misto fra ferro, plastica, stantio e "odori" vari non ben identificabili.

Mentre ero in viaggio, cercavo di pensare a qualcosa di profumato per cercare di sentire meno il cattivo odore...e mi sono detta che appena sarei arrivata a casa, avrei preparato una torta al limone, per inebriarmi del profumo di agrumi e del buon odore che si crea in casa, quando in forno sta cuocendo una torta. E così è stato.

I limoni sono di quelli buoni, genuini, non trattati, che mi sono stati regalati da un amico di famiglia. La ricetta è molto semplice.

Torta al limone

Ingredienti:
2 uova
2 limoni (scorza e succo)
200 gr di farina
100 gr di zucchero
100 gr di burro
1 bustina di lievito

Procedimento:
Mescolare con le fruste elettriche le uova con lo zucchero, aggiungere la scorza dei limoni grattata, poi spremere il succo e aggiungere anche questo, mescolare bene. Aggiungere la farina setacciata continuando a mescolare. Poi il burro precedentemente sciolto e mescolare bene fino ad ottenere un impasto omogeneo. Infine aggiungere il lievito e mescolare ancora. Versare l'impasto in una tortiera con carta da forno, infornare a 180° per circa 40 minuti. Sfornare e polverizzare con lo zucchero a velo.



venerdì 23 maggio 2014

Per ricordare Giovanni Falcone



"La mafia non è affatto invincibile. E' un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio, e avrà anche una fine. Piuttosto bisogna rendersi conto che è un fenomeno terribilmente serio e molto grave e che si può vincere non pretendendo eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni".

"Possiamo fare sempre qualcosa: massima che andrebbe scolpita sullo scranno di ogni magistrato e di ogni poliziotto. Per evitare di rifugiarsi nei facili luoghi comuni, per cui la mafia, essendo in prima istanza un fenomeno socioeconomico - il che è vero -, non può venire efficacemente repressa senza un radicale mutamento della società, della mentalità, delle condizioni di sviluppo. Ribadisco, al contrario, che senza la repressione non si ricostituiranno le condizioni per un ordinato sviluppo. E, lo ripeto, occorre sbarazzarsi una volta per tutte delle equivoche teorie della mafia figlia del sottosviluppo, quando in realtà essa rappresenta la sintesi di tutte le forme di illecito sfruttamento delle ricchezze. Non attardiamoci, quindi, con rassegnazione, in attesa di una lontana, molto lontana crescita culturale, economica e sociale che dovrebbe creare le condizioni per la lotta contro la mafia. Sarebbe un comodo alibi offerto a coloro che cercano di persuaderci che non ci sia niente da fare".

"Si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di sostegno".


(23 maggio 1992 - 23 maggio 2014): per non dimenticare.


giovedì 8 maggio 2014

Un libro sospeso


Nei bar di Napoli esiste una tradizione, quella del “caffé sospeso”. Si tratta di un gesto molto semplice: il cliente paga 2 caffé, uno lo beve e l’altro lo lascia in sospeso al cliente successivo. Questa usanza del caffé sospeso, andata declinando nel tempo, era per dare la possibilità di bere un caffé, a chi non poteva permetterselo, trovandolo già pagato.

 “Era un modo come un altro per offrire un caffé all’umanità..." (E. De Crescenzo).


Da questa idea, da un po’ di tempo a questa parte, è nata in varie librerie d’Italia l’iniziativa del “libro sospeso”. Si tratta di comprare 2 libri, uno portarlo via e l’altro lasciarlo al cliente successivo, magari facendoci anche una dedica. 



A Pisa questa iniziativa si può trovare alla Libreria Fogola di Corso Italia, dove come sempre, ci sono delle ragazze gentili, sempre pronte a consigliarti e a dare suggerimenti per la lettura. 

Un libro sospeso (perché leggere fa volare…)

Ieri ho partecipato a questa bella iniziativa e ho lasciato questo "libro sospeso”: 


“The help” di Kathryn Stockett.

L’iniziativa del “libro sospeso” mi sembra una bella idea, soprattutto in periodi di incertezza come questo che stiamo vivendo, dove per molte persone, anche l’acquisto di un libro, spesso deve essere messo in secondo piano, per dare priorità ad altre cose…triste a dirlo, ma è così.
In questo modo, chiunque può entrare in libreria, chiedendo se c’è un “libro sospeso”, senza nessun obbligo di doverne acquistare altri e tornarsene a casa con un nuovo libro.

Diffondete l'iniziativa e partecipate se potete, per mantenere viva la lettura.



venerdì 18 aprile 2014

Dedicata al mio Picasso



Sei volato nel “paradiso dei gatti” il 6 aprile, e ancora mi sembra di vederti qualche volta spuntare da dietro un angolo della casa.
Ho condiviso con te 16 anni della mia vita in cui sono successe tante cose, belle e brutte, e il tuo affetto felino non mi è mai mancato.
Eri un gatto fuori dalla norma, eri un po’ un gatto-cane, manifestavi l’affetto in una maniera che non si addice ai gatti...e questo mi piaceva.
La tua mancanza la sento molto...facevi parte della famiglia, la mia piccola famiglia.
Sei riuscito a far nascere la simpatia verso i gatti, anche a chi i gatti non li ama tanto...grazie a te!
Lo so che sembrerà assurdo, ma sentirò la mancanza anche dei tuoi comportamenti che lì per lì sembravano dei comportamenti sbagliati: come quando ti strusciavi sulla punta della penna mentre stavo scrivendo, facendomi sbagliare...lo facevi perché ti piaceva tantissimo essere grattato sotto il musino; sdraiarti sulle pagine del libro aperto che stavo leggendo...lo facevi perché anche te eri interessato alla lettura; lo zampettare sopra i vestiti appena piegati...lo facevi perché mi volevi aiutare a piegarli; il dolce dormire rilassato sopra il cappotto, come se non ci fosse altro posto che quello...lo facevi perchè così sentivi il mio odore e dormivi più tranquillo; saltare sul letto all’improvviso e sdraiarti facendo finta di niente, sapendo benissimo che sul letto non ci dovevi saltare...lo facevi perché volevi giocare; il farti le unghie da tutte le parti, all’infuori che sul tuo gratta-unghie...lo facevi perché tutto era tuo, meno il gratta-unghie; tagliarmi la strada e sorpassarmi velocemente facendomi inciampare...lo facevi perché andavi in perlustrazione e volevi essere sicuro che per me non ci fossero pericoli in agguato...tutte queste cose le facevi, perché eri un gatto e i gatti sono fatti così.
Quando entro in casa, spererei di trovarti dietro la porta ad aspettarmi, ma invece non ci sei...
Non leggerai mai queste mie parole che escono dal cuore, ma so che sapevi il bene che ti volevo.  Io so quanto tu ne volevi a me.
Dormi bene, ciao Picasso!


giovedì 27 marzo 2014

Giornata Mondiale del Teatro

Oggi 27 Marzo è la Giornata Mondiale del Teatro.
Questa giornata è stata creata per la prima volta a Vienna nel 1961.




Dal 27 Marzo 1962 la Giornata Mondiale del Teatro è celebrata in circa 100 paesi del mondo, organizzata dall'Istituto Internazionale del Teatro.
L'Istituto Internazionale del Teatro (creato nel 1948 dall'U.N.E.S.C.O. e da varie personalità che lavorano in ambito teatrale), è la più importante organizzazione internazionale nel campo delle arti della scena.

L'I.T.I. cerca "di incoraggiare gli scambi internazionali nel campo della conoscenza e della pratica delle Arti della Scena, stimolare la creazione ed allargare la cooperazione tra le persone di teatro, sensibilizzare l'opinione pubblica alla presa in considerazione della creazione artistica nel campo dello sviluppo, approfondire la comprensione reciproca per partecipare al rafforzamento della pace e dell'amicizia tra i popoli, associarsi alla difesa degli ideali e degli scopi definiti dall'U.N.E.S.C.O.".

Ogni anno, dal 1962, una personalità viene chiamata a scrivere “il messaggio internazionale” per questa celebrazione, in modo da condividere le proprie riflessioni e i propri pensieri sul tema del Teatro e della Pace tra i popoli.

Quest’anno il “messaggio internazionale” è stato scritto da Brett Bailey (drammaturgo, disegnatore, regista teatrale, organizzatore di festival; le sue opere sono state rappresentate in Europa, Africa, Australia).

Questo è il messaggio:

“Ovunque ci sia una società umana, lo spirito irrefrenabile del teatro si manifesta.
Sotto gli alberi nei piccoli villaggi, sui palchi tecnologicamente avanzati, nelle metropoli internazionali; nelle palestre scolastiche, nei campi e nei templi; nelle baraccopoli, nelle piazze, nei centri di quartiere e negli scantinati del centro città, le persone sono portate a condividere gli effimeri mondi del teatro che noi creiamo per esprimere la nostra complessità umana, la nostra diversità e la nostra vulnerabilità, con il corpo, il respiro e la voce .
Ci riuniamo per piangere per ricordare, per ridere e per contemplare; per imparare, affermare ed immaginare. Per meravigliarsi della destrezza tecnica e per incarnare gli dèi. Per afferrare il nostro respiro collettivo e la nostra abilità nel produrre la bellezza, la compassione e la mostruosità. Veniamo per caricarci di energia ed essere più forti. Per celebrare la ricchezza delle nostre diverse culture e per far dissolvere i confini che ci dividono.
Ovunque ci sia la società umana, lo spirito irrefrenabile del teatro si manifesta.
Nato dalla gente, indossa le maschere e i costumi delle nostre diverse tradizioni. Sfruttando le nostre lingue, i ritmi ed i gesti, il teatro libera uno spazio in mezzo a noi.
E noi, gli artisti che lavorano con questo antico spirito, ci sentiamo obbligati a canalizzarlo attraverso i nostri cuori, le nostre idee e i nostri corpi, per rivelare le nostre realtà in tutta la loro mondanità e scintillante mistero.
Ma, in questa epoca in cui tanti milioni di persone stanno lottando per sopravvivere, stanno soffrendo sotto regimi oppressivi ed un capitalismo predatorio, sono in fuga dai conflitti e dal disagio; un’epoca in cui il nostro diritto alla riservatezza è invaso dai servizi segreti e le nostre parole sono censurate da governi invadenti, in cui le foreste vengono distrutte, le specie animali sterminate e gli oceani avvelenati: cosa ci sentiamo in dovere di rivelare?
In questo mondo dove il potere è distribuito in modo diseguale, in cui vari ordini egemonici cercano di convincerci che una nazione, una razza, un genere, un orientamento sessuale, una religione, una ideologia, una cornice culturale è superiore a tutte le altre, è davvero difendibile insistere sul fatto che le arti devono essere staccate dai programmi sociali?
Noi, gli artisti delle arene e dei palcoscenici, ci stiamo conformando alle sterilizzanti richieste del mercato o stiamo prendendo il potere che abbiamo per aprire uno spazio nei cuori e nelle menti della società, per riunire le persone attorno a noi, per ispirare, incantare, informare, e creare un mondo di speranza e di sincera collaborazione?”.




 

giovedì 20 marzo 2014

Primavera

Finalmente è Primavera!


"Respiriamo l'aria
e viviamo aspettando primavera,
siamo come i fiori prima
di vedere il sole a primavera, 
ci sentiamo prigioniere della nostra età
con i cuori in catene di felicità,
sì, respiriamo nuovi amori
aspettando che sia primavera"
(Marina Rei)







"Potranno tagliare tutti i fiori, ma non fermeranno mai la primavera"
(Pablo Neruda)




"Dall'Inverno alla Primavera"

Quando l’inverno muore lentamente nella primavera,
nelle sere di quei bei giorni limpidi,
lieti, senza vento,
su cui si tengono spalancate
per le prime volte le finestre
e si portano sulle terrazze i vasi dei fiori,
le città offrono uno spettacolo gentile
e pieno d’allegrezza e di poesia.
A passeggiare per le vie si sente,
di tratto in tratto, sul viso,
un’ondata d’aria tiepida, odorosa.
Di che? di quali fiori? di quali erbe?
Chi lo sa!
(Edmondo De Amicis)





La Primavera di Botticelli


venerdì 14 febbraio 2014

Amore, in tutte le lingue del mondo...



...non proprio tutte...


Italiano: amore
Inglese: love
Francese: amour
Spagnolo: amor
Cinese:
Svedese: kärlek
Russo: любовь
Zulu: uthando
Olandese: liefde
Tedesco: liebe
Polacco: miłość
Greco: αγάπη
Albanese: dashuria
Irlandese: grá
Finlandese: rakkaus
Basco: maitasun
Swahili: upendo
Esperanto: amo
Gallese: cariad
Giapponese:

Buon Amore a tutti!

giovedì 13 febbraio 2014

W la radio!






Oggi 13 febbraio si celebra la 3° edizione della Giornata Mondiale della Radio ("World Radio Day"), indetta dall'Unesco.
"La giornata è mirata a celebrare la radio come strumento per migliorare la cooperazione internazionale tra tutte le stazioni del mondo ed incoraggiare le principali reti e radio perché promuovano la libertà di accesso all’informazione, la libertà di espressione ed il rispetto per le diverse culture".

La radio, compagna di viaggio in macchina, che sia una vacanza, o il tragitto da casa a lavoro e viceversa; la radio, sottofondo musicale in casa, mentre si possono fare altre cose senza bisogno di prestare troppa attenzione; la radio, che scandisce i nostri orari con le notizie e le trasmissioni che ci piacciono di più; la radio, che trasmette la nostra canzone preferita...

Quando ero piccola, mi ricordo che il sabato verso l'ora di pranzo, la radio trasmetteva la Hit Parade delle canzoni più ascoltate e vendute della settimana, io riuscivo ad ascoltare solo le prime 3...rientravo in casa da scuola e mentre mamma cucinava, c'era la radio accesa.
Un altro ricordo ben chiaro nella mente, le voce di Sandro Ciotti la domenica pomeriggio che commentava le partite di calcio alla radio, lo ascoltavamo quasi sempre in macchina mentre andavamo a far visita a qualche parente...il mio babbo non si perdeva un commento...io non capivo niente da quanto parlava veloce...

E "l'uccellino della radio" ve lo ricordate? 
Era comunemente chiamato così, in realtà era una sequenza di suoni, generati da un congegno meccanico, simile a cinguettii, che veniva utilizzato negli intervalli delle trasmissioni radiofoniche.

La radio che ascolto di più è Radio DeeJay ("one nation, one station"); la mattina è il Trio Medusa che mi fa compagnia nel tagitto casa-lavoro, con la trasmissione "Chiamate Roma Triuno Triuno";  il pomeriggio invece sono la Pina e Diego a farmi compagnia mentre ritorno a casa, con la trasmissione "Pinocchio".
In entrambi i casi, sono trasmissioni allegre e leggere, anche se ogni tanto trattano argomenti più seri.
Le ascolto volentieri per la simpatia dei conduttori e perché mi fanno sempre ridere e sorridere.

Voi che ricordi avete con la radio? La ascoltate?
Qual è la vostra radio preferita? 
E quali sono le trasmissioni preferite?