martedì 31 dicembre 2013

L'anno vecchio è finito ormai...ma qualcosa ancora qui non va...






Eh sì...l'anno vecchio è finito.
Siccome non ho voglia di dire cos'è che "ancora" non va (e di cose che non vanno ce ne sono tante...troppe), anzi, vorrei affrontare il 2014 con un po' di speranza e ottimismo...(è dura vista la situazione, ma non mi voglio arrendere)...vorrei invece pensare a cosa di buono c'è stato nel 2013...ci sarà stato pure qualcosa?...secondo me sì. Se ci pensiamo bene, ognuno di noi trova qualcosa di buono. Io se ci penso un attimo, ho già trovato qualcosa.
Purtroppo, nel 2013 sono successe anche tante cose non piacevoli, ma l'unica cosa che possiamo fare è andare avanti...non con la speranza che l'anno prossimo sia migliore di quello passato, ma semplicemente affrontando gli ostacoli che la vita ci mette davanti, facendolo nel migliore dei modi.

Come una sorta di bagaglio da portarci dietro per il nuovo anno, vi invito a partecipare a questo post, dicendo ciò che vi è piaciuto di più nel 2013, per quanto possibile, fra le seguenti cose:

-il libro che mi è piaciuto di più
-il film che mi è piaciuto di più
-la canzone che mi è piaciuta di più
-il viaggio che mi è piaciuto di più
-la mostra che mi è piaciuta di più
-il momento che mi è piaciuto di più

Già facendo una lista così semplice, forse accoglieremo il nuovo anno con un sorriso, che non dovrebbe mai mancare per tutti i giorni dell'anno.

Auguro di cuore a tutti un sereno 2014!



venerdì 6 dicembre 2013

Madiba (18 Luglio 1918- 5 Dicembre 2013)



"Dal profondo della notte che mi avvolge,
Nera come un pozzo da un polo all'altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per la mia anima invincibile.

 Nella feroce morsa delle circostanze
Non ho arretrato né gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma non chino.

Oltre questo luogo d'ira e lacrime
Incombe il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.

Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:
Io sono il capitano della mia anima."

 
 
“Nessuno conosce veramente una Nazione fino a che non è stato nelle sue prigioni. Una Nazione non dovrebbe essere giudicata da come tratta i suoi cittadini migliori, ma da come tratta i suoi cittadini di più basso rango”
 
 
"L'istruzione è il grande motore dello sviluppo personale. È attraverso l'istruzione che la figlia di un contadino può diventare medico, che il figlio di un minatore può diventare dirigente della miniera, che il figlio di un bracciante può diventare presidente di una grande nazione. Non ciò che viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo è ciò che distingue una persona dall'altra."
 

lunedì 2 dicembre 2013

La "Divina"


Ce lo ricorda anche Google che oggi ricorre il 90° anniversario della nascita di Maria Callas (2 dicembre 1923) dedicandole un Doodle. 


Il famoso soprano, dalla voce particolare con estensione e timbro notevoli, ebbe un successo artistico così sorprendente, tanto da essere chiamata la "Divina".


Indimenticabile l'aria "Sempre libera" della Traviata di Giuseppe Verdi, così come tante altre opere liriche rese ancora più popolari anche grazie a lei.


Indipendentemente dal fatto che la lirica possa piacere o meno, non si può certo dire che non fu una soprano eccellente.
Io un po' di anni fa mi comprai un cofanetto con tutte le sue opere...stasera in casa la ascolterò, mentre preparerò la cena.

lunedì 25 novembre 2013

Scarpe Rosse


Scarpe color sangue.

Scarpe da donna, ma senza donne.

 




Nel 2009, l’artista messicana Elina Chauvet raccolse fra amiche e conoscenti 33 paia di scarpe rosse, realizzando attraverso il progetto “Zapatos Rojos” una installazione  per le strade di Ciudad Juarez  (città che si trova alla frontiera fra il Messico e gli Stati Uniti), dove per la prima volta è stato adoperato il termine femminicidio.

L’installazione rappresentava il simbolo di una marcia silenziosa di protesta per le donne che non c’erano più, rapite e/o uccise e mai più tornate a casa. Da quel momento il progetto “Scarpe Rosse” ha fatto il giro del mondo e oggi 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, in molte città vengono fatti flashmob, spettacoli e rappresentazioni per ricordare la vicenda del 25 novembre del 1960, avvenuta nella Repubblica Domenicana, in cui le sorelle Mirabal che si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, vennero bloccate sulla strada, portate in un luogo appartato, torturate, strangolate e massacrate e poi gettate da un precipizio sulla loro auto, per simulare un incidente.

martedì 19 novembre 2013

"Sono Signorina!"


Ieri 18 Novembre, Anna Marchesini ha compiuto 60 anni.
Durante gli anni '80-'90 ho mangiato "Pane e Trio"...nel senso che sono stata grande fan del Trio (Lopez - Marchesini - Solenghi), ma soprattutto grande ammiratrice di Anna Marchesini.
Spesso mi sono ritrovata ad "imitarla" (si fa per dire...non arriverei mai alla sua bravura), ma tante sue frasi sono entrate ormai a far parte del mio quotidiano.
"Sono Signorina" appunto è una di queste frasi, insieme a "...Me stavo a fa' un ovetto" o "E siccome che sono cecata", "Biisooogno?!?".
La lista sarebbe lunga, anche perché quando c'era qualche loro spettacolo alla televisione non me lo perdevo mai ed ogni occasione era buona per ripetere alcune scenette.
Andai addirittura a vedere un loro spettacolo al Teatro La Gran Guardia a Livorno e devo dire che mi divertii molto.
Vista la comicità, non si direbbe che la Marchesini ha studiato all'Accademia di Arte Drammatica...

Come non ricordare la parodia de "I Promessi Sposi" trasmessa a puntate in tv?
Mi ricordo che aspettavo l'appuntamento per piazzarmi davanti alla televisione e farmi due risate...magari avessi provato lo stesso interesse per il libro del Manzoni!...





La Marchesini ha creato numerosissimi personaggi di donne, tutte con una caratteristica particolare, dalla signora altolocata, alla donna delle pulizie...tutte simpatiche che riuscivano a strappare sempre una risata.



Con il passare del tempo, dopo un grande successo, il Trio si scioglie a livello artistico pur rimanendo amici a livello personale.
Ma, mentre Lopez e Solenghi, sia pur in forma limitata fanno ancora qualche apparizione in tv, purtroppo la Marchesini si allontana dalla tv e dal teatro a causa di una malattia.

Negli ultimi anni, Anna è tornata in tv in veste di scrittrice.
Nel 2011 scrive il primo libro: "Il terrazzino dei gerani timidi".


Nel 2012 scrive il secondo libro: "Di mercoledì".


...non c'è due senza tre, e nel 2013 arriva il terzo libro: "Moscerine".



...niente, questo voleva essere solo un breve e semplice omaggio ad una grande professionista.
Buon Compleanno Anna!

giovedì 14 novembre 2013

Il miracolo della vita



Ciò che è accaduto nelle Filippine negli ultimi giorni, ti fa sentire impotente di fronte alla natura devastante che lascia dietro cadaveri, dolore, disperazione e desolazione...non ci sono parole per esprimere lo sconforto di fronte a questi eventi.

Nonostante tutto questo, il miracolo della vita esiste.
L'11 novembre, una sala dell'aeroporto mezzo distrutto di Tacloban è diventata sala parto di emergenza. Una giovane donna sopravvissuta al tifone, ha dato alla luce una bambina.

La bambina si chiama Bea Joy; Bea in onore della nonna Beatriz che purtroppo ha perso la vita nel disastro, Joy significa Gioia.
Di fronte al dolore di aver perso tutto, Bea Joy è un simbolo di speranza. La tragedia e la gioia, seppur con difficoltà, convivono.

giovedì 7 novembre 2013

...aspettando Andy...

 


In attesa di andare a vedere a Palazzo Blu, la mostra di Andy Warhol intitolata "Una storia americana" (dal 12/10/2013 al 02/02/2014), ho pensato...come mi avrebbe ritratto Warhol in stile Pop Art? Il risultato sarebbe stato certamente colorato e particolare.
 
L'esposizione che andrò a vedere, presenterà circa 150 opere (fra cui fotografie Polaroid e grandi tele) che mostreranno il percorso creativo di Andy Warhol, artista che ha rivoluzionato il mondo dell'arte del Novecento, trasformando oggetti comuni e consumistici in icone dell'arte, come la serie delle "Campbell Soup" (barattoli di zuppa) o delle scatole dei detersivi "Brillo", portando il supermercato e tutto ciò che è consumo, nel mondo artistico.
 





E come non ricordarsi del ritratto di Marylin Monroe, dove il mito diventa icona?
 

Warhol rappresentò anche il Vesuvio durante l'eruzione, utilizzando diversi colori, differenziandolo dalla tipica rappresentazione da cartolina.

 
I "Coltelli", è stato usato recentemente anche come copertina per il libro
 "Gomorra" di Roberto Saviano.

 
 
 Mentre aspetto, vi lascio con questa frase:
 
“Tutte le mie immagini sono la stessa cosa…ma sono anche molto diverse…Cambiano con la luce dei colori, col momento e con l’umore…La vita non è forse una serie di immagini che cambiano mentre si ripetono?” (ANDY WARHOL)
 

giovedì 31 ottobre 2013

Orange

Non parlerò molto...solo immagini di un bel colore arancio, per pensare positivo, per dare e ricevere calore, per lasciarsi avvolgere in un caldo abbraccio, per prendere tutta l'energia necessaria come fosse vitamina...ne abbiamo tutti bisogno!









martedì 22 ottobre 2013

Zucca & C.


 
Ottobre è il mese della zucca per eccellenza. Ce ne sono di tutte le forme: grandi, piccole, color arancio intenso, verdi, gialle. In questo periodo, proprio per l’abbondanza di questo prodotto della natura, mi è venuta voglia di fare un risotto alla zucca. Ma siccome di per se la zucca sa di poco, ho aggiunto la salsiccia. Devo dire che è venuto fuori un risotto niente male. Ieri sera era già abbastanza tardi per cenare, quindi ho usato la pentola a pressione per fare prima. Ecco la ricetta:
Risotto con zucca e salsiccia
Ingredienti:
½ cipolla
150 gr di zucca
½ salsiccia
1 bicchiere di vino bianco
4 tazzine (da caffè) di riso

olio
sale e pepe q.b.

Procedimento:
Mettere un filo d’olio nella pentola a pressione. Aggiungere la cipolla tritata, la zucca tagliata a dadini e la salsiccia spezzettata. Fare rosolare per qualche minuto. Poi aggiungere il riso e rosolare ancora per farlo tostare. A questo punto aggiungere il vino bianco, far svaporare e aggiustare di sale e pepe. Coprire con acqua (circa 1 cm sopra il livello del riso). Chiudere con il tappo a pressione. Tenere il fuoco al massimo, finché non comincia il fischio della pentola. A questo punto abbassare immediatamente il fuoco al minimo e cuocere per 6 minuti. Aspettare che la valvola abbia buttato fuori tutto il vapore. Una volta accertati di questo, aprite la pentola e il risotto è pronto.
 
I tempi di cottura con la pentola a pressione diminuiscono molto (più o meno si dimezza il tempo di cottura normale). Di regola si calcola il tempo di cottura dal momento in cui comincia a fischiare la pentola.
Ovviamente la ricetta si può fare anche con i tempi di cottura normali, in questo, caso al riso va aggiunto il brodo poco alla volta.

venerdì 11 ottobre 2013

2° Giornata Internazionale delle Bambine



11 Ottobre 2013:
 2° Giornata Internazionale delle Bambine
 
 
Perché le bambine siano bambine e non "spose bambine" costrette a matrimoni indesiderati con conseguenti gravidanze precoci, che spesso possono portare anche alla morte.
Perché le bambine abbiano diritto all'istruzione e non siano schiave.
Perché le bambine non subiscano soprusi, violenze e mutilazioni.
 
 
Mettiamoci dalla parte delle bambine, inviando un sms al 45503, in collaborazione con "Terre des Hommes" sostenendo la Campagna Indifesa.
 


 
Uno striscione che chiede di lasciare le ragazze libere di scegliere il proprio marito dopo avere compiuto 18 anni. La foto è stata scattata nel villaggio di Darsilameh, in Gambia, durante una manifestazione contro le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni precoci.
 
 



martedì 1 ottobre 2013

I libri sul comodino


Durante i mesi passati, sul mio comodino hanno fatto sosta questi libri, alcuni leggeri e divertenti, giusto per per svagarsi, altri un po' più pesanti, per la serietà degli argomenti trattati.
Di ognuno, scriverò una frase (o più), che mi è piaciuta.

"The help" di  Kathryn Stockett

"Mi chiedo se avrei potuto renderle le cose un po' più facili, se solo avessi provato. Se le avessi mostrato un po' più di simpatia. Non era questo lo scopo del libro? Far capire alle donne: "Siamo semplicemente due persone, e non sono molte le cose che ci separano. Molte meno di quanto si pensi".

"La scuola degli ingredienti segreti" di  Erica Bauermeister

"Impastare è come nuotare o camminare: tiene impegnata una parte della vostra mente e permette all'altra di andare dove vuole o deve andare".

"...il cuore di ognuno si spezza a modo suo. Ogni cura è diversa, ma ci sono alcune cose di cui tutti abbiamo bisogno. Innanzi tutto di sentirci al sicuro. Tu sei riuscita a darle questa sensazione. _Allora come mai è ancora lontana? _Perché per fare parte di questo mondo ci serve ben più del senso di sicurezza. Tua madre ha bisogno di ricordare cosa ha perso e desiderarlo di nuovo".

"Gli accordi del cuore" di Jan-Philipp Sendker

"Resistere alla fugacità. Non correre avanti con il pensiero e nemmeno restare aggrappati al passato. L'arte di stare. Di essere in un luogo, in un luogo soltanto in un dato momento. Percepirlo con tutti i sensi. La sua bellezza, la sua bruttezza, la sua unicità. Lasciarsi sopraffare, senza timore. L'arte di essere dove si è".

"A volte le persone si uniscono nella gioia. Diventano una sola nella felicità: si fondono per un paio di secondi preziosi, perché una persona non potrebbe sopportare da sola l'intensità del momento. E a volte le persone si uniscono nella tristezza. Diventano una sola nel dolore: si fondono per un paio di secondi preziosi, perché una persona non potrebbe sopportare da sola l'intensità del momento".

"Se questi sono gli uomini" di Riccardo Iacona

"Quella che state per leggere è la cronaca di un viaggio, durato qualche mese, cominciato a Enna e finito a Milano. E' una storia collettiva raccontata con il materiale vivo delle parole, delle testimonianze, un materiale impastato del dolore, della rabbia, dello sbigottimento dei sopravvissuti. E' l'incredibile racconto di una tragedia nazionale, che si sta svolgendo in tutto il nostro territorio, da Sud a Nord, dai piccoli paesi alle grandi città, e investe tutti gli ambienti sociali, dal più povero al più ricco, nessuno escluso...Una strage di donne che non si ferma, che non conosce crisi, che macina lutti e sparge dolore come una vera e propria macchina da guerra".

"La regina della casa" di Sophie Kinsella

"Talvolta non è necessario avere una meta nella vita; non è necessario avere il quadro completo. E' sufficiente sapere qual è il prossimo passo da fare".

"Un covo di vipere" di Andrea Camilleri

"La prospettiva di stare a mangiare con Mimì Augello e con sò mogliere Beba non è che l'entusiasmava. La vera virità era che lui non amava annare a pranzo in casa d'autri, salvo rare cizzioni. Come cuoca, beba cucinava in modo passabili, ma il fatto è che se t'invitano a pranzo, per forza devi chiacchiariare, non puoi staritinni mutanghero. A lui, quanno mangiava, non spirciava di parlari"".

"Ferite a morte" di Serena Dandini

"Lui vendeva stoffe al mercato e aveva gli occhi di gatto, ma io ero già sposata con Mhamed, che aveva quarant'anni più di me. Mhamed l'ho incontrato la prima volta il giorno del nostro matrimonio. Ho pensato: almeno questo vecchio non ha i baffi. Mia cugina è stata più sfortunata, il suo aveva pure la barba. Mia madre l'hanno sposata a tredici anni, ha fatto tredici figli. Mia madre mi ha detto. "Segui il tuo destino come una spiga al vento, e vedrai che la vita passa presto come in un soffio...", ma lui aveva gli occhi di gatto e all'improvviso il vento si è fermato, mentre il mio cuore si è svegliato e ha cominciato a battere forte. Ci siamo innamorati dell'amore. Ogni giovedì al mercato di Tabriz su un letto di damaschi e sete preziose. Tutte mi chiedono: "Com'è morire sotto una pioggia di pietre?". Il contrario esatto dell'amore. Il cuore si ferma e diventa tutto buio".

"I gatti della mia vita" di Margherita Hack

"Ogni piccolo gesto che aiuta i gatti e gli altri animali a vivere nel rispetto dei propri diritti è importante. E voi avete già iniziato a farne uno: avete letto questo libro ai vostri bambini e avete insegnato loro a rispettare gli animali. Questo li aiuterà a diventare uomini e donne responsabili, consapevoli di vivere in un mondo non abitato solo dagli esseri umani e, per questo, bello e allo stesso tempo incredibilmente fragile. Serve a loro, serve a tutti noi".

Attualmente sto leggendo "La briscola in cinque" di Marco Malvaldi , ho letto solamente il primo capitolo, ma già mi è piaciuta una frase che mi ha fatto sorridere, perché molto locale, che dice: "Ma saranno cazzi mia se è troppo caldo o no per bere il caffè? Già c'è quel cauterio della mi' figliola a contammi le sigarette, ora anche il barrista ci si mette a preoccupassi della mi' salute? Ora mi sente!!".

In fondo, tutti i libri hanno qualche frase che ci colpisce più di altre, che ci fa riflettere o che semplicemente ci piace perché divertente.
Voi che libro/i avete sul comodino?
Consigli di lettura? Frasi che vi sono piaciute?
Tocca a voi!


venerdì 27 settembre 2013

Nannarella


"Lasciami tutte le rughe, non me ne togliere nemmeno una. 
Ci ho messo una vita a farmele."
(Anna Magnani)







40 anni fa, il 26 Settembre 1973, se ne andava Anna Magnani. 
Eduardo De Filippo le dedicò una poesia:

"Confusi con la pioggia
sul selciato
son caduti
gli occhi che vedevano 
gli occhi di Nannarella
che seguivano
le camminate lente
sfiduciate
ogni passo perduto
della povera gente.
Tutti i selciati di Roma
hanno strillato.
Le pietre del mondo
li hanno uditi."

martedì 24 settembre 2013

Settembre: tempo di conserve

Se Ferragosto era un po' come il "Natale estivo", Settembre è un po' come "Capodanno"; infatti tanta gente a Settembre fa i buoni propositi come all'inizio di un nuovo anno.
In effetti rappresenta un po' un nuovo inizio dopo la pausa estiva. Ricomincia tutto: la scuola, le palestre, i corsi di qualsiasi tipo e natura.
 
Io per ora non mi sono ancora fatta prendere dalla frenesia, perché fortunatamente le cose che ho deciso di fare durante i prossimi mesi, iniziano a Ottobre.
 
Quindi mi sono goduta quest'ultimo sprazzo di estate con una certa tranquillità, dedicandomi alle conserve; forse un'attività un po' all'antica, ma molto più adatta ai miei ritmi.
Ho fatto la marmellata di fichi, la marmellata di cipolle, la salsa di pomodoro:
 
 
 
 
Ora sono quasi pronta per ricominciare a fare un po' di sport ed iniziare un nuovo corso, che spero mi faccia vivere momenti belli, sia personalmente che da condividere con gli altri...vedremo...
 
Voi avete già ricominciato le vostre attività sportive o culturali?
Come vivete l'autunno?
 

 


mercoledì 11 settembre 2013

Driiiiin...è suonata la campanella

Oggi per molti, è stato il primo giorno di scuola.
Per alcuni, è stato il primo giorno di scuola in assoluto: la prima elementare; per altri il passaggio dalle elementari alle scuole medie, oppure alle scuole superiori, passaggi importanti nella vita di un bambino/ragazzo.
Molti genitori, come da consuetudine, hanno scattato la foto ricordo e siccome oggi siamo più o meno tutti tecnologici, praticamente quasi in diretta, la foto è stata vista da amici, parenti, nonni, tramite i social network vari e tutte le forme di condivisione possibile…che se ci si pensa è una bella cosa non dover aspettare di sviluppare il rullino fotografico e dover trovare l’occasione per far vedere la foto.

Ai miei tempi, tutta questa tecnologia non c’era, ma la foto ricordo del primo giorno di scuola elementare ce l’ho anch’io:


Usava mettersi il grembiule: nero per i maschi e bianco per le femmine, con il fiocco bicolore rosso e blu (come si vede dalla foto ricordo del lontano 1975)...da notare i calzini bianchi di cotone traforato.
Poi c’era la cartella, (lo zaino non era ancora tanto usato per la scuola), con dentro i quaderni ancora immacolati e senza “orecchie”, l’astuccio con le matite super appuntate, i pennarelli, le penne e tutto l’occorrente. E poi c’era il diario dove scrivere la lezione da fare per casa.
Forse oggi ci sono gli zaini e i trolley al posto delle cartelle, il colore del grembiule sarà cambiato o addirittura non usa più metterlo.
Mi ricordo che, a parte i primi giorni in cui ero accompagnata, a scuola ci andavo sola, anche perché vivevo vicino. Addirittura in quinta elementare mi furono date le chiavi di casa…lo so, altri tempi.

Cosa ricordate del vostro primo giorno di scuola: entusiasmo, ansie, preoccupazioni, allegria, voglia di conoscere nuovi amici?
Raccontate.


venerdì 16 agosto 2013

“Summer Christmas”


Ferragosto è un po’ come il “Natale dell’Estate”: ci si ritrova fra parenti e amici per passare la giornata, che sia al mare, in campagna o in montagna, la giornata diventa conviviale, si mandano perfino gli auguri, ci si telefona, si danno mance ai bagnini, o regalini ai clienti da parte dei titolari degli stabilimenti balneari, si celebrano feste paesane con giochi e musica, nelle zone balneari è tipico il gavettone di Ferragosto.

La parola Ferragosto, deriva dal latino feriae Augusti che significa giorni di festa e riposo dell’Imperatore Augusto. Si tratta, infatti, di una festività istituita dall’Imperatore Augusto nel 18 a.C. per celebrare i raccolti della terra e la fine dei più importanti lavori legati all’agricoltura, con lo scopo di godere di un periodo di meritato riposo, dopo le fatiche precedenti. Questo periodo di riposo in realtà iniziava il 1° di agosto, ma con il cristianesimo fu spostato al 15 agosto, giorno in cui si celebra l’Assunzione di Maria.

Voi come avete passato il Ferragosto?
Io sia al mare che in campagna, con familiari prima e amici dopo.
C’è anche chi il Ferragosto l’ha passato a lavorare, perché non tutto si può fermare...

Vi dedico una poesia un po’ malinconica:

Un bambino al mare

Conosco un bambino così povero
Che non ha mai veduto il mare:
A Ferragosto lo vado a prendere
In treno a Ostia lo voglio portare.
“Ecco, guarda” gli dirò,
“questo è il mare, pigliane un po’!”
Col suo secchiello, fra tanta gente,
Potrà rubarne poco o niente:
Ma con gli occhi che sbarrerà,
Il mare intero si prenderà.

(da “Filastrocche in cielo e in terra” di Gianni Rodari)

E siccome oggi 16 agosto è San Rocco, santo patrono di Rio Marina all’Elba, vi saluto con il detto popolare del paese: “Dopo San Rocco, il cocomero si dà al porco”, che significa che dopo il 16, il cocomero non è più così saporito e diventa cibo da dare ai maiali.


Buone feriae Augusti!

martedì 6 agosto 2013

Non è mai troppo tardi…scacco al re!


Durante la settimana scorsa, siccome ero in ferie, ho trascorso un po’ di tempo al mare con i miei genitori.
In ferie si sa, ci si prende un po’ più di tempo anche per fare cose, che di solito non si ha il tempo di fare durante il resto dell’anno.

Per quanto mi riguarda, da tanti anni avrei voluto imparare a giocare a scacchi, dal momento che sia il mio babbo che mio fratello hanno sempre giocato fra loro; io ero solo osservatrice, mai giocatrice e a dire il vero, mi sembrava un gioco troppo cervellotico, seppur affascinante. Mi sono sempre detta che prima o poi avrei imparato.

Quest’anno è giunto il momento: a 44 anni suonati, ho deciso di imparare. Così, ho trascorso due pomeriggi a giocare con il mio babbo, dopo essermi fatta spiegare le regole di base. Ovviamente non diventerò mai Kasparov e nemmeno mi interessa, ma ho la soddisfazione di aver almeno capito come funziona. Prima, sapevo solo che il “cavallo” si muove ad “L” e niente più…ora posso dire di poter sostenere una partita. 

Effettivamente tutti i pezzi degli scacchi hanno un compito ben preciso e il loro modo di muoversi sulla scacchiera, ma la cosa più bella che ho capito da questo gioco, è che bisogna aprire la mente, allargare la visuale e cercare di capire come si muoverà l’avversario per tentare di non essere sconfitti o attaccati. Certo non è semplice per niente, soprattutto per una principiante come me (per la cronaca ho perso tutte e due le volte che ho giocato), ma alcune soddisfazioni me le sono prese anch’io: sono riuscita a “mangiarmi” la regina avversaria, anche se poi il mio babbo è riuscito a riconquistarsela.

Non è mai troppo tardi per imparare a fare qualcosa, ma soprattutto non è mai troppo tardi per passare il tempo con le persone care.

giovedì 25 luglio 2013

"Sorpresa?!"


Vi è mai successo di ricevere una telefonata all’improvviso e sentire dall’altra parte del telefono: “Sorpresa?!”
A me è successo 2 giorni fa, e la sorpresa me l’hanno fatta dei cari amici spagnoli, che a mezzogiorno e mezzo mi hanno chiamata dicendomi: “Hola …estamos en Pisa y hemos llegado para hacerte una visita”.

Che bello! ed effettivamente è stata proprio una bella sorpresa inaspettata.
Ma sarebbe stata comunque una sorpresa, anche se mi avessero chiamato 2 giorni prima, non proprio il giorno stesso.
Non per niente, è che uno può avere altri impegni, non essere a casa. Ed è proprio quello che è successo: in quel momento ero al lavoro e guarda caso questa settimana ho tutte le sere impegnate, quando invece a volte passano settimane che non esco per niente.

Premetto che sono molto affezionata a queste persone e proprio per questo avrei voluto saperlo con un po’ di anticipo, per organizzarmi  e passare più tempo possibile con loro.
Quindi sposta qui, sposta là, cercando di non annullare niente di programmato, sono stati giorni piuttosto intensi e per niente noiosi…forse un po’ faticosi mentalmente, per cercare di incastrare tutte le cose.

Loro mi hanno detto di non avermi avvisato per tempo, proprio per non crearmi disturbo e “ir a mi marcha”, cioè di continuare a fare le mie cose, come se niente fosse...ma come si fa a far finta di niente? … non tutti i giorni si ricevono visite da amici lontani, senza contare che c’è anche la voglia di stare con loro.

Comunque, tutto è bene quel che finisce bene e alla fine sono riuscita sia a stare con loro, che andare ad una cena organizzata da tempo, portando qualcosa di cucinato all’ultimo momento. Ho fatto una torta salata che ho deciso di chiamarla “torta salata a sorpresa”, dove la sorpresa in questo caso erano i pinoli, qualcosa di inaspettato in una torta salata.

Avete mai ricevuto sorprese del genere, o ne avete fatte?
Vi piacciono le sorprese o vi scombussolano un po’?
Raccontate.

Ecco la ricetta.
“Torta salata a sorpresa”

Ingredienti:
1 base di pasta brisé, già pronta
4 uova
4 zucchine
8 fiori di zucchina
1 cipolla fresca
una bustina di pinoli
qualche foglia di nepitella
sale e pepe q.b.
Procedimento:
Stendere la pasta brisé su una teglia. Lavare le zucchine e i fiori di zucchina, tagliare a rotelle le zucchine e sminuzzare i fiori, lasciando qualche fiore per la decorazione. Far saltare tutto in una padella insieme alla cipolla triturata e alla nepitella, salando e pepando a piacere, per circa 10 minuti. Intanto sbattere le uova in una zuppiera e versare le zucchine cotte. Aggiungere la bustina di pinoli e mescolare bene. Versare il tutto sulla base della basta brisé, con i fiori rimasti decorare la superficie della torta e mettere in forno per 20/25 minuti a 200°.



domenica 14 luglio 2013

...Luglio col bene che ti voglio...

Giugno è passato in un baleno e anche Luglio ci sta passando sotto il naso...
A Giugno, precisamente il giorno 18, la "mia soubrette preferita" ha compiuto 70 anni e non le ho nemmeno dedicato un post...imperdonabile!
Per rimediare, ci metto la faccia e dico: Tanti Auguri Raffa! ... un po' di ironia e leggerezza ci vuole...


Giugno è stato anche un mese un po' così così...poca voglia di stare davanti al computer, testa e pensieri da un'altra parte...avvenimenti e cose della vita, insomma, mi sto giustificando per l'assenza...però è stato un mese che mi ha dato anche emozioni forti, profonde...senza contare che ho un orto che richiede il suo tempo e che aiuta la mia mente a liberarsi.

Per ripartire, due ricettine con verdura e frutta di stagione che ho provato in questi giorni, anche se con questo caldo non si richiede molto stare intorno ai fornelli.

Pasta con zucchine e pomodori
Ingredienti:
6 zucchine
2 cipolle rosse di tropea
10 pomodorini ciliegini
foglie di menta
sale, pepe, olio, q.b.
Procedimento:
Pulire e tagliare cipolle e zucchine, metterle in una padella antiaderente e farle saltare per circa 8 minuti. Aggiungere qualche foglia di menta, sale e pepe q.b. Poi aggiungere i pomodorini tagliati a metà e mescolare bene per 2 minuti. Quando la pasta è cotta, scolarla e mescolarla con il condimento.





E' veloce e facile. Mentre la pasta cuoce, si prepara il condimento, ed è adatta anche a chi ha poco tempo...in una sola ora di pausa pranzo, si riesce a fare.

Per concludere, un dolcino.

Torta di albicocche
Ingredienti:
3 uova
2 vasetti di yogurt bianco
2 misurini di zucchero
4 misurini di farina
1 e 1/2 misurino di olio di semi
1/2 bustina di lievito 
500 gr di albicocche

Procedimento:
Come unità di misura, si usa direttamente il vasetto dello yogurt.
Amalgamare bene, mescolando con le fruste, le uova con lo zucchero; poi aggiungere lo yogurt e mescolare ancora; poi aggiungere la farina, quindi l'olio. Aggiungere all'impasto una parte di albicocche tagliate a dadini, infine aggiungere il lievito e mescolare bene l'impasto. Foderare una teglia con la carta da forno. Mettere sul fondo un po' di zucchero. A questo punto tagliare a metà le albicocche rimaste e disporle sul fondo della teglia. Versare sopra l'impasto e infornare per 1 ora circa a 150°. Sfornare la torta e girarla sottosopra. Spolverare un pochino di zucchero a velo.