Il fine settimana scorso, insieme ad un gruppo di amici, sono andata a visitare alcuni luoghi mai visti prima, grazie alla Giornata FAI di Primavera. Il FAI rappresenta il Fondo Ambiente Italiano che ha permesso a molte persone di visitare luoghi, musei, monumenti, opere d’arte e paesaggi, sparsi in tutta Italia; infatti lo scopo di questa associazione è quello di salvaguardare, proteggere e far riscoprire i beni culturali e ambientali che rappresentano il grande patrimonio italiano.
In particolare a Pisa, abbiamo potuto visitare il Teatro Rossi, la Chiesa di San Giorgio a Porta a Mare e la Sala Storica della Biblioteca Universitaria nel Palazzo della Sapienza (dove c’era una mostra allestita in occasione del 150° dell’Unità d’Italia).
Come ho detto, non avevo mai visto prima i tre luoghi e devo dire che mi ha fatto molto piacere e tristezza allo stesso tempo. Piacere per aver scoperto altre cose di Pisa che non conoscevo, tristezza per il degrado e l’abbandono soprattutto del Teatro Rossi. Che peccato, uno spazio così bello ma inutilizzato per mancanza di fondi per la ristrutturazione; potrebbe essere un luogo di spettacoli e concerti...e invece è solo un luogo dove prevale l’odore di chiuso e dove l’intonaco dei palchetti cade a pezzi...mi fa veramente tanta tristezza...
Speriamo che con il progetto nato nel 2009 dell’Associazione Amici degli Uffizi Pisani si riesca a recuperare questo bene patrimoniale che valorizzerebbe ancora di più la nostra città.
Parlando del FAI, non posso non ricordare un libro che è uscito a febbraio, di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo intitolato “Vandali. L’assalto alle bellezze d’Italia”.
Questo libro-denuncia, parla proprio della situazione di degrado e non curanza in cui si trovano le bellezze artistiche italiane (dal sud al nord al centro e nelle isole) dovuta ai tagli alla cultura che l’Italia sta subendo.
C’è qualcuno che pensa che “con la cultura non si mangia”... si mangia eccome... si tratta di valorizzare e conservare il nostro patrimonio storico culturale anche per motivi economici, per far risollevare l’economia e il turismo del paese.
Da una pagina del libro:
“Le uniche ricchezze che abbiamo, il paesaggio, i siti archeologici, i musei, i borghi medievali, la bellezza, sono sotto attacco. Un incubo culturale, un’angoscia economica. Eravamo i primi al mondo nel turismo: siamo precipitati per competitività al 28° posto. E il portale italia.it, costato milioni di euro, è 184.594° fra i siti web più visitati del pianeta. Una classe dirigente seria sarebbe allarmatissima. La nostra no. Anzi, la cattiva politica è tutta concentrata su se stessa. I suoi riti. Le sue risse. E si tiene stretti tutti i privilegi. Le sole auto blu costano due volte e mezzo l’intero stanziamento per i Beni culturali, dimezzato in 10 anni. E con le doppie pensioni da parlamentare e deputato regionale c’è chi prende 10 volte lo stipendio di un archeologo…”
E ancora:
“Perché il Paese con più siti Unesco “patrimonio dell’umanità” sta distruggendo la sua unica ricchezza: l’arte, la cultura, il paesaggio?”
...bella domanda... la ricchezza dell’Italia è proprio la cultura (intendendo il termine cultura in senso ampio, includendo i beni, la musica, il teatro...). L’Italia, per quanto piccola nel mondo, ha la più alta concentrazione di beni culturali. Gli stranieri che vengono in Italia da tutto il mondo, ci vengono per questo... non è quindi un suicidio non valorizzare ciò che abbiamo?
E per evitare questo suicidio nazionale, credo che bisogna imparare ad avere cura delle cose che ci circondano...non far finta che non ci appartengono... i beni culturali sono beni di tutti, ci raccontano la nostra storia.
Il FAI nel 2010 ha fatto un censimento per I luoghi del cuore permettendo agli italiani di indicare secondo loro quali sono i beni più amati e importanti in Italia, che meritano di essere conservati per le generazioni future.
A Pisa (più precisamente nella frazione di Coltano), è stata segnalata La Stazione Radiotelegrafica Guglielmo Marconi che ha avuto il riconoscimento di “bene di valore storico ambientale” che merita di essere conservata e valorizzata.
E voi, quali "luoghi del cuore" indichereste?
Ringrazio Federico per la foto del Teatro Rossi.